La moralità della borghesia

La lezione di “etica” agli studenti pro Palestina da parte della stampa liberale (filosionista)

L'astensione USA in sede ONU sulla richiesta di un immediato cessate il fuoco a Gaza è stata salutata con grande enfasi dalla grande stampa padronale: "Biden molla Netanyahu, siamo di fronte a una svolta".
Se non che l'autorevole Washington Post informa che nelle stesse ore in cui si asteneva, il governo americano forniva a Israele cinquecento bombe Mk 82 da 230 chili e oltre milleottocento Mk 84 da più di 900 chili. Le bombe più stragiste esistenti oggi sul mercato internazionale.
Questa notizia pubblica, e incontestata, non ha trovato una sola riga sulla grande stampa italiana. La quale invece insorge con titoli da prima pagina (La Stampa, 30 marzo) contro il pronunciamento della Normale di Pisa a favore della sospensione delle collaborazioni tecnologico-militari con le università israeliane. Con quale argomento si contesta la decisione? Con l'argomento dell'«eccesso di moralità» degli atenei che «corrono il rischio di abdicare al proprio compito formativo primario». Testuale. Se le parole hanno un senso, significa che il compito primario dell'università sarebbe quello di tacitare la morale.
È una confessione in piena regola di ciò che la borghesia intende per moralità. La moralità della stampa padronale è pari solo a quella degli Stati Uniti.