Dalle sezioni del PCL

Nessuna cittadinanza ai fascisti!

Lunedì 17 luglio il PCL partecipa alla manifestazione contro il presidio-corteo di Forza Nuova a Padova

17 Luglio 2017

Testo del volantino che verrà distribuito

Padova_antifa


NESSUNA CITTADINANZA AI FASCISTI!

Dover sopportare a Padova la presenza dei fascisti di Forza Nuova, nella piena legittimità di organizzare addirittura un presidio/corteo contro lo Ius soli, è un insulto per chi in questa città ha dato la vita per liberare l’Italia dal nazifascismo. Le camicie nere, le stesse che davano fuoco alle Camere del lavoro e picchiavano gli operai in assemblea, oggi tentano di riciclarsi con nuove maschere, a volte anche istituzionali, cercando di legalizzare aggressioni, razzismo e propaganda fascista.

La crisi economica dell'Europa, i cui costi sono scaricati sulla classe lavoratrice dai padroni e dalle banche tramite i loro governi corrotti e in crisi di legittimità, alimenta il risorgere di vecchi e nuovi fascismi. In Italia strati sempre più ampi di piccola e media borghesia, alla ricerca di una soluzione al proprio impoverimento e declino per effetto della crisi capitalista, alimentano partiti e movimenti reazionari e fascisti (dalla Lega Nord a Casapound, da Fratelli d'Italia a Forza Nuova) che in questo periodo stanno affilando le armi della retorica nazional-fascista contro i migranti.

Ormai sono numerosi gli esempi: si ispirano apertamente al nazifascismo diversi partiti che hanno raggiunto un certo radicamento (Alba Dorata in Grecia, Jobbik in Ungheria, Svoboda in Ucraina). Altre forze, come il Front National in Francia e la Lega Nord di Salvini, si rafforzano con il richiamo a parole d'ordine intrise di fascismo, nazionalismo, populismo e xenofobia. La Lega Nord, Casapound e Forza Nuova organizzano ormai periodicamente manifestazioni apertamente razziste e xenofobe, a cui si affiancano sullo stesso terreno razzista esternazioni del leader populista del M5S Grillo.

Lo stesso governo Renzi-Gentiloni, populista e bonapartista, distruggendo diritti, tutele e salari dei lavoratori, operando tagli ai servizi sanitari, scolastici e sociali, alimentando precarietà e disoccupazione, favorendo la speculazione finanziaria e una torsione antidemocratica delle stesse istituzioni, varando politiche securitarie (da ultimo il decreto Minniti-Orlando), se non adeguatamente combattuto e fermato dal movimento operaio con una mobilitazione generale prolungata adeguata allo scontro, potrebbe favorire la crescita del fascismo anche nel nostro paese.

La presenza di Forza Nuova a Padova sta dentro questo nuovo clima reazionario che vede l’insorgere in Italia e in Europa di rigurgiti fascisti.

Tra il ‘43 e il ‘45, Resistenza partigiana e sollevazione operaia nelle fabbriche posero concretamente la possibilità di una rivoluzione socialista in Italia. La “rossa primavera” delle canzoni partigiane esprimeva la volontà di farla finita non solo con la feroce occupazione nazista, ma con le classi dominanti che si erano servite del fascismo. La disgregazione del regime, il panico della borghesia italiana, i nuovi rapporti di forza nel Paese, misuravano le potenzialità di una svolta rivoluzionaria che liberasse anche l'Italia dal capitalismo.

Il Partito Comunista dei Lavoratori, richiamandosi alla parte più avanzata della Resistenza antifascista, vuole tramandare alle nuove generazioni proletarie proprio i connotati di lotta di classe che essa conteneva e che furono traditi dalla direzione stalinista del PCI del tempo.

Per questo il PCL associa sempre l'antifascismo militante alla coerente e rigorosa lotta di classe contro banchieri, padronato e i loro governi di ogni colore, in funzione di quella svolta radicale e di massa dell'opposizione operaia e popolare che sola può cambiare le cose.

Per far ciò non basta solo lo scontro diretto contro i fascisti, ma è necessario agitare una vera propaganda anticapitalista tra le masse popolari, allo scopo di non lasciare spazio al falso “anticapitalismo” di facciata delle organizzazioni neofasciste. Rifiutiamo l'antifascismo da parata istituzionale, inutile contro i pestaggi, le discriminazioni e i crimini dei vecchi e nuovi fascismi. Alla violenza dei fascisti opponiamo la solo violenza giusta: quella degli sfruttati contro gli sfruttatori.

Il Partito Comunista dei Lavoratori, anche a Padova, fa appello all’ANPI, a tutte le forze della sinistra politica, sindacale, sociale e di movimento per la costruzione di un ampio fronte unico antifascista che contrasti qualsiasi agibilità politica dei fascisti e delle organizzazioni neofasciste sul nostro territorio.

ORA E SEMPRE, RESISTENZA! ANTIFASCISMO È ANTICAPITALISMO!

Partito Comunista dei Lavoratori - Sezione di Padova

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