Appuntamenti
Sabato, 26 Ottobre 2013 alle ore 18.30 - SALA ROTONDA "PALADIANA" VIA MARINA MILAZZO
COSTITUZIONE COMITATO ARIA PULITA
Il Pcl
PER IL LAVORO E LA DIFESA DELLA SALUTE E DELL’AMBIENTE !
Secondo recenti dati epidemiologici anche istituzionali i luoghi dove facilmente più si ammala nella nostra regione sono le aree industriali. Milazzo e la Valle del Mela confermano questa tendenza, che colpisce i soggetti più deboli, soprattutto lavoratori e bambini, esposti ad anidride solforosa e polveri. Da Priolo a Milazzo la gente è colpita da malattie, spesso mortali, mentre il Presidente della Regione Crocetta e l'assessore all'ambiente Lo Bello continuano a non firmare i piani di risanamento della qualità dell’aria e di bonifica, e le grandi industrie non investono soldi per tutelare la salute dei lavoratori e di tutti i cittadini. Pertanto il Partito Comunista dei Lavoratori denuncia la latitanza delle Istituzioni, in particolare il silenzio complice dei sindaci di Milazzo e della Valle del Mela, che monetizzano (si legga opere compensative) l’inquinamento, le malattie e le morti(!!), invece di tutelare la salute dei cittadini. Come Partito Comunista dei Lavoratori avevamo denunciato nel passato che, secondo i comitati locali, la direzione della Raffineria di Milazzo per precedenti fumate nere (25 aprile 2013) non avesse fornito ai cittadini (preoccupati) informazioni in merito all’accaduto. A ciò si aggiunge il sequestro da parte del Tribunale di Barcellona degli impianti di trattamento dello scarico delle acque reflue della Raffineria, in seguito all’inchiesta dello sversamento in mare del 22 novembre 2011. Ultimamente secondo la denuncia di ambientalisti locali si è verificato un pericoloso incendio in prossimità del reattore dell'Impianto LC FINER. Sembrerebbe, inoltre, che non sia scattato l'allarme sonoro come previsto dalla vigente normativa. Che aspetta la direzione della Raffineria ad intervenire, se il fatto è vero? Oppure a smentire se non è vero? Un quadro a tinte fosche che preoccupa sempre di più alla luce anche delle numerose e gravi malattie che colpiscono il territorio circostante, già martoriato da altre situazioni di inquinamento. Secondo recenti analisi sono state riscontrati metalli pesanti nel sangue dei bambini, indagini limitate, non coinvolgenti i lavoratori della Raffineria ed altre aziende, cittadini più esposti come Archi, Giammoro, San Filippo, Pace del Mela, Parco Milazzo, Grazia, San Pietro… Di fronte a questi fatti tristi e pericolosi è necessario un richiamo alla lotta dura e ad oltranza contro i crimini del Grande Capitale e dei suoi complici. A differenza di altre associazioni e organizzazioni politiche abbiamo poco fiducia nell’intervento delle istituzioni, enti locali ecc. che di fatto in questi anni hanno con il loro comportamento rimosso il grave problema dell’inquinamento e delle gravi malattie ad esso collegate. Nonostante ciò non escludiamo esposti all’autorità giudiziaria, ma crediamo soprattutto nell’azione diretta di protesta dei cittadini e dei lavoratori, in virtù del fatto che la salute e il lavoro sono due diritti fondamentali che non si escludono a vicenda, ma si debbono integrare. Altresì siamo vicini ai centottanta ex lavoratori della raffineria di Milazzo, che hanno fatto causa all’azienda perché sono state riscontrate loro diverse patologie dovute al contatto con degli inquinanti ed hanno presentato delle denunce alle Procure antimafia di Palermo e di Reggio Calabria, chiedendo di intervenire sul tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto. Inoltre questi lavoratori colpiti da malattie sul lavoro “denunciano l’assenza al processo dei dati dei controlli degli enti pubblici (Ispra, Provincia, Arpa,Asp, Assessorato regionale ambiente) sulle emissioni di polveri e il Tribunale di Barcellona non ha fatto nulla per ottenerli”. E' sacrosanto chiedere alle istituzioni e agli enti (in particolare comuni, provincia, regione) complici del colosso industriale tutti i risarcimenti dovuti. Ma dati i tempi morti della giustizia, auspichiamo e proporremo una mobilitazione ai cittadini e lavoratori di Milazzo e del territorio circostante, per fermare questo atteggiamento di rassegnazione nei confronti del Colosso industriale in questione. Al contempo siamo fermamente convinti come Pcl che, per risolvere il problema nel medio periodo, bisogna mettere in discussione il potere del Grande Capitale,espropriando la Raffineria ai padroni, mettendola sotto il controllo dei lavoratori; solo i proletari in un’economia fondata sulla soddisfazione dei bisogni sociali decideranno cosa serve realmente produrre, senza mettere in discussione i posti di lavoro e salvaguardando la salute e l’ambiente circostante. Per questo rivendichiamo: - studi epidemiologici e valutazione dell'impatto ambientale -Nuovi investimenti a protezione dell'aria, dell'acqua e del suolo –
-Sicurezza e prevenzione sanitaria dentro e fuori lo stabilimento- Salvaguardia dei posti di lavoro, diretti e dell'indotto-Nazionalizzazione, senza indennizzo e sotto controllo operaio, degli stabilimenti
La gravità della situazione ambientale e sanitaria, in parte emersa sul terreno empirico, deve trovare immediata soluzione sia sul terreno della conoscenza scientifica, da parte degli Enti e servizi preposti, sia sul terreno delle soluzioni tecniche di abbattimento degli inquinanti nell'aria, nel suolo e nelle acque da parte delle aziende responsabili secondo il principio di chi inquina paga. A partire da queste premesse il PCL rivendica l'attivazione immediata del Dipartimenti di Prevenzione dell'USL territorialmente competente: del SISP (Servizio Igiene e Sanità Pubblica) del Dipartimento, a cui spetta per legge la produzione di studi epidemiologici, scientificamente validi e aggiornati, evidenziando alla popolazione e alle forze politiche, sociali e sindacali del territorio i fattori di rischio riscontrati e agli Enti preposti le proposte di immediata soluzione; sempre nell'ambito del Dipartimento di Prevenzione dell'USL, con particolare riferimento al Servizio Sicurezza e Prevenzione degli Infortuni sul Lavoro (Medicina del Lavoro) di elaborare rapporti scientificamente validi e aggiornati delle risultanze dei sopralluoghi ed interventi effettuati negli stabilimenti industriali ed agricoli del territorio e le statistiche delle malattie professionali ed infortuni sul lavoro riscontrati, quantomeno nell'ultimo decennio, e le soluzioni tecniche proposte per la prevenzione, rapporti che devono essere fornite alle organizzazioni sindacali e politiche del territorio e ai lavoratori interessati e ai loro delegati. Infine chiediamo l'immediata disponibilità da parte dell'ARPA per quanto attiene i rilievi continui e periodici dello stato dell'inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo effettuati, le valutazioni di impatto ambientale, e i riscontri delle comunicazioni trasmesse per competenza all'USL e agli Enti preposti (Comuni, Provincie).
Il PCL ritiene che deve finire l'utilizzo politico e clientelare di queste strutture, i dirigenti delle strutture incapaci e nominati dal potere politico devono essere rimossi: i lavoratori e le masse popolari non possono più aspettare.
- SOLO LA RIVOLUZIONE CAMBIA LE COSE!
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI SEZ. DI MESSINA
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